Dal 2004 abbiamo avviato una serie di missioni di ricerca preliminare in Ghana nella regione del lower-Volta. L’area d’indagine riguarda la porzione orientale del Ghana, a cavallo del fiume Volta e più precisamente il territorio delimitato ad Ovest dalle popolazioni di lingua akan, a Nord dal lago Volta, ad Est dal confine con il Togo e a Sud dall’oceano Atlantico. Si tratta di un’area che si colloca nel punto di incontro tra quelle che in epoca pre-coloniale venivano definite la “costa dell’oro” e la “costa degli schiavi”. Nella regione del lower-Volta sono stanziate popolazioni del cluster Ewe (verso Est) e del cluster Dangme (verso Ovest). Tutte queste popolazioni sono accomunate da aspetti culturali e spirituali che rimandano al mondo vodu che costituisce la religione tradizionale dei luoghi. In quella zona dell’Africa il vodu ha ancora oggi una straordinaria vitalità e capacità di attrazione anche perché ha saputo coniugare passato e modernità in una chiave che si rinnova costantemente. Le manifestazioni culturali e religiose delle popolazioni della regione del lower-Volta si traducono in una ricca e variegata produzione di oggetti rituali tradizionalmente collocati nei villaggi, nei campi, all’esterno delle case, nei santuari e negli altari. Nell’ambito di questa ricerca stiamo da tempo raccogliendo materiale: documenti, fotografie e oggetti per una mostra e pubblicazione. La chiave della nuova iniziativa sarà l’etno-estetica (cioè le manifestazioni plastiche, essenzialmente la statuaria). Ipotizziamo un’esposizione scientifica proposta in un dispositivo culturale post-coloniale che veda anche il coinvolgimeno del mondo dell’arte contemporanea.